Pinacoteca XVI-XVIII secolo
Il Cinquecento
Tra i dipinti raffiguranti episodi biblici ed evangelici, degne di nota sono le quattro tavole lignee Mosè e il serpente di bronzo, Il giudizio di Salomone, L’ultima cena e L’adorazione del vitello d’oro, Mosè e Aronne innanzi al faraone e Cristo deriso, attribuite a Marcello Fogolino (Vicenza 1483/88 - notizie fino al 1548) e datate intorno al 1548.

Il Settecento
La pittura settecentesca è ben rappresentata da due grandi tele di Simeon Goldmann, Veduta della conca di Plezzo e Veduta della pianura del Friuli austriaco e veneto da Gorizia al mare.
Dalla collezione Attems Petzenstein provengono due dei quattro dipinti del goriziano Antonio Paroli (1688 - 1768) Alessandro il Macedone taglia il nodo gordiano e Uccisione di un condottiero e tre tele di soggetto biblico del pittore Johann Michael Lichtenreiter (1705 - 1780) Giuditta e Oloferne, Sansone e i Filistei e Davide e Golia, segnate sull’Elenco degli oggetti di Giov. Cossar famiglia depositati nel Museo della Redenzione, 23 dicembre 1924 come opere di “Gio. Mich. Lichtenreiter”.
Fra i dipinti del medesimo secolo va segnalata anche La morte di Socrate attribuita al pittore Francesco Caucig (Gorizia 1755 - Vienna 1828), composizione armonica d’ispirazione neoclassica e dalla sapiente orchestrazione cromatica.
Francesco Caucig, Morte di Socrate
L'Ottocento
La pinacoteca comprende anche diversi esempi di pittura ottocentesca, come il Ritratto di donna che lavora al piccolo punto già attribuito a Giuseppe Tominz (Gorizia 1790 - Gradiscutta 1866), valido ritrattista della borghesia triestina e goriziana dell’epoca. Il nome dell’artista, abbreviato in “G. Tominz”, è visibile sulla cornice dorata del quadro Natura morta con frutta, fiori, cinciallegra e farfalla, attribuito invece a Francesco Malacrea (1812 - 1886), il più noto autore di nature morte dell’Ottocento triestino.
G. Tominz
La presenza nelle case d’asta di opere firmate A. Pick o Pich. (Gorizia 1840 - Vienna 1902) e A. Pickert, raffiguranti scorci del lago del re “Königssee” in Baviera, fa pensare che i dipinti Scorcio del lago del re “Königssee” e Lago del re “Königssee”con vista su San Bartolomeo, siano stati eseguiti dallo stesso autore Anton Pick (o Pich), che forse in alcuni lavori usava firmarsi anche Pickert.
Esponente raffinato e insigne della pittura “finita” dell’Ottocento fu invece Antonio Rotta (Gorizia 1828 - Venezia 1903), di cui si la Fondazione conserva gli oli su tela La cura del cane e Il cane ritorna a casa.
Antonio Rotta, Il cane ritorna a casa
Concludono la sequenza due dipinti del noto pittore goriziano Italico Brass (Gorizia 1870 - Venezia 1943): Omaggio a Gorizia italiana – attribuito all’artista – e Paesaggio isontino.
Italico Brass, Paesaggio isontino
Italico Brass, Omaggio a Gorizia italiana