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PROGETTO

Archivio Storico

Fa parte del patrimonio storico-culturale della Fondazione l’archivio storico della Cassa di risparmio di Gorizia, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia già nel 1996.

La struttura dell’Archivio Storico

Il fondo o, meglio, il complesso archivistico – in quanto l’archivio della Cassa di risparmio conserva, accanto alla documentazione da quest’ultima prodotta, anche archivi e singoli pezzi prodotti da altri istituti di credito, in esso confluiti a seguito di processi di liquidazione e incorporazione – consiste di circa 3.700 unità archivistiche, per un totale di poco inferiore ai 210 metri lineari.
 
Il periodo interessato parte dal 1831 per arrestarsi, in genere, intorno al 1970, con estensione al ’92 per le serie dei Libri sociali della Cassa di risparmio, e al 2002 per quanto riguarda 2 fascicoli assegnati alla sezione Depositi a risparmio, entrambi predisposti da personale della Cassa di Risparmio S.p.A e comprensivi di verbali stilati il 28 novembre 2002.
 
Il complesso si articola nelle parti Organi di governo e Affari generali, Monte di pietà e Credito su pegno, Depositi a risparmio, Ramo credito, Ramo esattoriale, Ragioneria, Organizzazione, Enti incorporati, fra i quali emerge per quantità e qualità della documentazione l’Istituto di Credito Fondiario del Friuli Orientale.
 
 
Il riordino e inventariazione dell’archivio è stato effettuato a cura di Lucia Pillon e Luca Olivo.

La conclusione di tale intervento ha fatto sì che sia messo a disposizione ai ricercatori un patrimonio documentario prima inaccessibile, utile alla ricostruzione della storia dell’ente come di tutta la vicenda economica goriziana, e d’interesse storico non solo locale.

La sezione connessa all’esercizio del credito su pegno conserva serie documentarie e singoli pezzi riferibili al solo Monte di pietà di Gorizia, fino a un totale di 30 unità archivistiche per poco meno d’un metro lineare. Le altre serie, pur in parte riconducibili al medesimo soggetto produttore, fanno capo all’”Ufficio Pegni” della Cassa di risparmio, in quanto la produzione di detti registri continuò anche dopo l’incorporazione del Monte nella Cassa, avvenuta nel 1929.
 
 (testo tratto da Lucia Pillon, "L'archivio storico della Cassa di risparmio di Gorizia: riordino, storia, percorsi di ricerca, in "Il tempo sospeso. La storia del Monte di pietà di Gorizia (1831-1929). Tra beneficenza e credito").

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