L'Archivio Marin di proprietà della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia è costituito da sette faldoni di documenti cartacei, suddivisi al loro interno in cartelle di varia consistenza, provenienti da un unico deposito. Si tratta prevalentemente di manoscritti autografi e di molti dattiloscritti corretti di sua mano; modesta è la parte di dattiloscritti di testi redatti da autori diversi.
Si tratta di carte preziose per la conoscenza dell' autore e del suo laboratorio poetico, della sua statura di intellettuale, del suo impegno civile e politico; di pagine inedite che attendono pubblicazione e di essere avvicinate dagli studiosi, di prime redazioni, di pagine rare di Marin pubblicista disperse, di testi poetici centrati negli anni '50-'60, di prose che variano dall' intervento giornalistico al saggio critico e storico, dal discorso a qualche rara lettera, alla descrizione di ambienti e di paesaggi, alla nota di lavoro.
Nella varietà si coglie la ricchezza di interessi e la qualità del contesto che Marin vive ed interpreta, dando testimonianza compatta, non esaustiva, del momento storico dal 1948 agli anni '70.
I documenti provengono dal deposito privato di una persona impegnata ad aiutare Marin nella trascrizione dei suoi testi, la signora Alcea Giadrossi.
Il lavoro di catalogazione è stato realizzato per conto del Centro Studi Biagio Marin da giovani cultori delle cose mariniane: Pericle Camuffo, Ilenia Marin, Isabella Valentinuzzi, e da Edda Serra.