Informazioni
Titolo | Veduta di Lignano |
Acquisizione | LEG |
Autore | Anonimo |
Categoria | Bozzetto pubblicitario |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 47x28 cm |
Epoca | Anni '70 del '900 |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su cartone |
N inventario | FC 086 |
N inventario fotografico | F:\JPG 086 |
Nomefile | Scheda 086.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottbre 2007 |
Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori Editore, Milano, 1972. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. |
Note | Bozzetto generico raffigurante un veduta aerea della spiaggia di Lignano, centro marittimo in provincia di Udine, una delle più note e frequentate località balneari dell'Adriatico. Agli inizi del secolo, Lignano era ancora un istmo ricoperto da boschi di pini tra dune di sabbia verso il mare; da paludi, prati salati e barene verso la laguna. La penisola era in parte disabitata, le case dei contadini sorgevano sull’estremo opposto della penisola, vicino al fiume Tagliamento o in prossimità della laguna, centro dell’attività dei pescatori. La storia balneare di questa città iniziava nella primavera del 1903 da Marano l’undici aprile salpava il piccolo gruppo di sei barche, con a bordo quattro giornalisti di Udine, amministratori e politici della Bassa Friulana con rispettive consorti, per porre le fondazioni del primo stabilimento balneare, una modesta costruzione in legno, sorta al posto della più ambiziosa terrazza a mare progettatata dall’ingegnere veneziano Vendrasco. Il luogo scelto era la punta orientale della penisola, la più lontana dalla terraferma, ma la più prossima al porto di Marano. Ma furono gli anni Trenta a segnare una più decisa affermazione della città come luogo delle vacanze. Si costruiva la chiesa, la darsena, ma soprattutto veniva realizzata la colonia marina, altro simbolo dell’immagine balneare. Nel 1935 Lignano diventava “Stazione di Soggiorno” ed un organismo pubblico, l’Azienda di Soggiorno, sostituiva le società a capitale privato nell’attività di promozione turistica. Nei primi anni Cinquanta a Lignano, città di villeggiatura, la casa non è un bene necessario, bensì simbolo di benessere ed in molti casi status sociale di una borghesia che aveva in breve tempo conquistato l’agiatezza. Seguiranno poi gli anni del boom economico e della balneazione di massa. Dai 25.000 posti letto e 1.800.000. presenze degli inizi anni sessanta si passa ai 75.000 posti letto del 1973, con una punta non più superata di 6 milioni di presenze turistiche. Dalle 1.700 licenze edilizie del decennio 1951-60 si passava alle quasi 2.500 del decennio successivo. Negli anni settanta si svolgeva il concorso per la nuova terrazza a mare: tra i numerosi
partecipanti risulterà vincente il progetto ideato dall’ingegner Bernardis, che si identifica nel moderno come valore in sé. |
Riferimenti | Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |