Informazioni
Titolo | Al cospetto della bottiglia |
Acquisizione | LEG |
Autore | Giuseppe Ciotti |
Categoria | Bozzetto pubblicitario |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 26x17 cm |
Epoca | Anni '20 del '900 |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
N inventario | FC078 |
N inventario fotografico | F:\JPG 078 |
Nomefile | Scheda 078.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
Stampa | Litografia E. Passero di G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
Bibliografia | P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. |
Note | Bozzetto generico per una bevanda alcolica, probabilmente un liquore o un digestivo. La bottiglia viene posta in primo piano, adagiata su un cuscino rosso scarlatto. Lo scenario retrostante richiama un ambiente signorile, forse l'interno di un palazzo, all'interno del quale sta, pensoso e raccolto, un gruppo di uomini avvolti in ampi mantelli rinascimentali - una sorta di lucco dai preziosi tessuti colorati - che sembrano esaminare la qualità della bevanda, da alcuni sorbita in piccoli calici di vetro. Si notino alcune analogie nel tratto utilizzato per realizzare il gruppo di vetusti signori con quello utilizzato per il personaggi - un demone che avvolge tra le sue fiamme un uomo barbuto - realizzati dallo stesso Ciotti nel bozzetto "La Tentazione" (FC 093). Giuseppe Ciotti (“Futurciotti”) è nato a Udine nel 1998. Le sue prime opere risalgono al periodo della grande guerra, quando sul fronte compone originali collage su carta da pacco con ritagli di giornali italiani e stranieri illustranti gli eventi bellici inseriti in geometrie colorate a tempera di ispirazione futurista, tra fotografie e scritte usate anche come vere e proprie parole in libertà, a formare un personale commento agli eventi descritti. Il linguaggio sembra ispirarsi ad analoghe composizioni a collage e tempera di Giacomo Balla, databili intorno al 1915-1916, sia per il frastagliarsi geometrico della cromia sia per l’uso di ritagli di carte colorate. Nel 1919 e nel 1922 figura tra i concorrenti della Borsa di studio della Fondazione artistica Marangoni di Udine per la pittura, e dipinge una pala d’altare per la cappella del cimitero degli Invitti sul colle Sant’Elia, inaugurato il 24 maggio 1923 e ora conservata nel museo del Sacrario di Redipuglia. Partecipa alla prima Biennale friulana d’arte allestita a Udine nel 1926 con opere di tradizione plastico-figurativa, ormai lontano dalla prima ispirazione futurista, quindi nel 1928 si trasferisce definitivamente a Roma, dove continua a dipingere in linea con il gusto novecentista e con richiami classicisti, e ottiene uno studio presso Villa Strohl Fern. uore a Roma nel 1991. |
Riferimenti | Vedi scheda autore
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