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PROGETTO

Società italiana Breda

Anonimo

1931

Informazioni

Titolo Società italiana Breda
Acquisizione LEG
Autore Anonimo
Categoria Manifesto pubblicitario
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 43x31 cm
Epoca 1931
Iscrizioni
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su cartone
N inventario FC058
N inventario fotografico F:\JPG 058
Nomefile Scheda 058.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007
Stampa Lit. G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Buono
Valore assicurativo 000,00/000,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972.
P. Saraceno, Il sistema delle imprese a partecipazione statale nell'esperienza italiana, Milano, Giuffrè, 1975.
Note Calendario pubblicitario della Società italiana Breda per costruzioni meccaniche. La Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche è stata un'importante azienda italiana del XX secolo. L'azienda operava nei settori metalmeccanico (costruzioni ferroviarie, aerei militari, autocarri, motociclette, macchine industriali, agricole e per l'edilizia), siderurgico ed armiero. Sebbene oggi non esista più una “Breda” in senso stretto, diverse aziende tuttora utilizzano la denominazione “Breda” ed il relativo simbolo (un cavallo), dopo avere rilevato alcune attività dall’azienda originaria. Fu fondata a Milano nel 1886 dall'ingegnere padovano Ernesto Breda, che aveva rilevato "L'Elvetica", piccola società meccanica e ferroviaria milanese. La Breda fu inizialmente una società in accomandita, e venne trasformata nel 1899 in società anonima, con la denominazione di "Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche". L’attività più importante era quella di produzione di locomotive, che beneficiava delle commesse pubbliche per lo sviluppo della rete ferroviaria nazionale. Ma l’azienda operava in molti altre lavorazioni meccaniche, come la fucinatura di pezzi metallici, la produzione di caldaie, macchine utensili e macchine agricole. All’originario stabilimento di Milano situato lungo la Martesana, all’inizio del Novecento la Breda aggiunse dei nuovi impianti che occupavano una vasta area al confine tra Milano (zona della Bicocca) e Sesto San Giovanni, all’epoca all’avanguardia in fatto di automazione e di organizzazione del lavoro. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, la necessità di forniture belliche durante il conflitto si rivelò molto importante per lo sviluppo della Breda, che si orientò decisamente verso le produzioni di proiettili, cannoni ed aeroplani da combattimento. Ma la difficoltà a reperire materie prime (l'acciaio) e tecnologia (macchine utensili) spinse l'azienda ad integrarsi ulteriormente a monte, con la costruzione di un'acciaieria interna. Questo portò a notevoli difficoltà di riconversione nel dopoguerra, superate
grazie alla scelta di focalizzarsi sulla produzione di armi leggere (stabilimento di Brescia) e di aeroplani, anche per le pattuglie acrobatiche dell’esercito. Nel 1917 viene inaugurato il centro di ricerca e formazione, l'Istituto Scientifico Tecnico E. Breda, che nel corso del XX Secolo si affermerà come uno dei più importanti centri di ricerca nazionali nel campo della metallurgia. Nel 1936 la Breda acquisì le Officine ferroviarie meridionali, azienda aeronautica e ferroviaria del Napoletano (che fu ribattezzata IMAM e poi Aerfer), aumentando la sua capacità produttiva in campo aeronautico.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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