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PROGETTO

Donna con vaso

V. Irolli

Inizi del '900

Informazioni

Titolo Donna con vaso
Acquisizione LEG
Autore V. Irolli
Categoria Riproduzione litografica
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 46,5x52 cm
Epoca Inizi del '900
Iscrizioni Firmato [basso dx]: V. Irolli
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC049
N inventario fotografico F:\JPG 049
Nomefile Scheda 049.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007
Stampa Litografia E. Passero - Udine (?)
Stato conservazione Buono
Valore assicurativo 000,00/000,00 Euro
Bibliografia P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972.
A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008.
E. Savoia, L. Savoia, Vincenzo Irolli. Il pittore del sole, Bottegantica, Bologna, 2002.
Note Riproduzione litografica di un dipinto o di uno studio del pittore napoletano Vincenzo Irolli raffigurante una donna a mezzo busto, con abiti dai colori sgargianti, che sorridente trasporta una giara in terracotta. Irolli (Napoli, 1860 – Napoli, 1949) si avvicinò alla pittura già all'età di diciassette anni, dopo essere stato all'Esposizione Nazionale di Napoli del 1877, dove poté ammirare i "Parassiti" di Achille D'Orsi e il "Corpus Domini" di Francesco Paolo Michetti. Allievo dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli dal 1877, studiò sotto la direzione dei maestri Gioacchino Toma e Federico Maldarelli, manifestando subito capacità artistiche di rilievo. Nel 1879 vinse il primo premio alla XV Mostra della Promotrice Salvator Rosa, evento che lo rese noto al grande pubblico, e ne favorì una notevole fortuna artistica e commerciale. Passò gli anni giovanili nella casa paterna di Calvizzano, recandosi spesso a Napoli presso il mercante d'arte Ragozzino, che curava la distribuzione delle sue opere. A causa delle ristrettezze economiche del periodo, gli anni della giovinezza fra il 1883 e 1895 furono per Irolli caratterizzati da un lavoro serrato su soggetti di facile commerciabilità. Tali opere venivano cedute ad un rivenditore di colori della zona di piazza Bellini a Napoli, il quale provvedeva a farli copiare ad artisti di minor talento, ma ugualmente bisognosi, e a rivenderli in massa al grande pubblico. Tale produzione fu in seguito collettivamente attribuita ad Irolli, e non mancò di danneggiarne la reputazione presso i critici d'arte. Irolli è stato un pittore verista, la cui opera si è spesso soffermata su figure di popolane, bambini e scene di vita quotidiana, e nella quale alcuni ravvisano influenze del grande pittore napoletano Antonio Mancini (1852-1930). La sua impronta tradizionalista non lo fece amare dai critici del tempo, più interessati al movimento modernista, ma Irolli non fece mai nulla per adattare la propria pittura ai tempi. Anzi, teneva nel suo studio un quadro raffigurante un pittore intento a finire un brutto quadro cubista, di gran moda al tempo, dando prova di garbata ironia nei confronti delle nuove tecniche . Il disprezzo della
critica contemporanea lo portò ad arrivare alla Biennale di Venezia più che sessantenne, sebbene le sue opere fossero da tempo ed ampiamente conosciute ed apprezzate all'estero, specie in Germania. Oggi alcuni suoi dipinti sono esposti nelle Gallerie d'Arte Moderna di Torino, Milano, Palermo, al Museo di Capodimonte di Napoli ed al "Petit Palais" di Parigi. Negli anni 1889-1890 collabora con Luca Postiglione, Pietro Scoppetta, Vincenzo Volpe, Eduardo Matania, Attilio Pratella, Giuseppe Alberto Cocco, Giuseppe Casciaro, Giuseppe Chiarolanza, Gaetano Esposito, Vincenzo Migliaro e Vincenzo Caprile alla decorazione del Caffè Gambrinus a Napoli. Nel 1890 diviene socio del Circolo Artistico Politecnico di Napoli, rimanendovi iscritto fino al 1920. Accanto all'opera pittorica, Irolli fu anche intellettuale di livello, ed annoverò tra le sue amicizie figure come Ferdinando Russo e Salvatore Di Giacomo.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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