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PROGETTO

RACI Aero Club Friulano

Anonimo

1923

Informazioni

Titolo RACI Aero Club Friulano
Acquisizione LEG
Autore Anonimo
Categoria Locandina promozionale
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 32x50 cm
Epoca 1923
Iscrizioni
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC042
N inventario fotografico F:\JPG 042
Nomefile Scheda 042.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007
Stampa Litografia E. Passero di G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Buono
Valore assicurativo 000,00/000,00 Euro
Bibliografia P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972.
A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008.
F. Valli, A. Foschini, Il volo in Italia, Editoriale Aeronautica, Roma, 1939.
Note Locandina di promozione delle attività dell'Aero Club friulano "Giacomo D'Odorico", associato al Real Aero Club d'Italia (R.A.C.I.). Nel marzo del 1904 nacque a Milano la Società Aeronautica Italiana (S.A.I.). L’idea era di propagandare e di muovere l’interesse degli Italiani nella direzione di quella che oggi definiremo una nuova tecnologia e che allora andava romanticamente sotto il nome di nuova conquista del progresso e dell’ingegno. Ci vorrà ancora qualche anno per giungere alla sigla oggi conosciuta (l’Aero Club d’Italia, infatti, è stato eretto ad Ente Morale con regio decreto il 23 luglio 1926, n. 1452), ma gli anni a seguire furono densi di iniziative di persone inebriate da questo mezzo di trasporto e decise a declamarne e divulgarne le lodi in ogni modo possibile. Si trattava di persone, com’è facile intuire, in possesso di un forte spirito “romantico” e soprattutto di notevoli mezzi, per lo più aristocratici dell’epoca. Così furono fondati numerosi clubs e società di aviazione. Nel 1909 continuarono a propagarsi le iniziative per la diffusione del volo e il 16 novembre venne inaugurato il primo aerodromo civile italiano, grazie alla passione e all’impegno di un altro grande pioniere del volo in Italia, il leggendario Leonino Da Zara. Fu per merito dello stesso Da Zara che venne fondato anche l’Aero Club d’Italia nella data che egli stesso riporta: “… le incertezze del tempo e dell’aerodromo continuamente vittima delle invasioni delle acque, mi permettevano di organizzare altre attività, quella ad esempio della costituzione dell’Aero Club d’Italia che mi ha dato l’onore di conoscere il Duca degli Abruzzi. Il principe glorioso mi ha voluto accogliere a Venezia, dove era stato destinato per il suo alto posto di comando, compiacendosi di accettare la Presidenza onoraria per l’Aero Club d’Italia, fondato a Padova il 18 febbraio 1910, il primo sorto da noi e di cui venivo nominato Presidente”. La data ufficiale della nascita dell’ACI, tuttavia, è da traslare al 1911. L’Aero Club d’Italia unificò così l’esercizio del potere sportivo aeronautico nazionale (rilascio dei brevetti di pilotaggio, omologazione di gare e di record, emanazione di regolamenti sportivi, ecc.), divenendo conseguentemente il rappresentante ufficiale dell’Italia in ambito F.A.I.; si fece inoltre immediatamente promotore di diverse iniziative per la propaganda del volo e contribuì alla costituzione del Corpo di Volontari Aerostieri ed Aviatori di supporto alla difesa del paese.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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