Informazioni
Titolo | Gorizia Museo della Guerra e della Redenzione |
Acquisizione | LEG |
Autore | Bâpi |
Categoria | Manifesto istituzionale |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 29x21 cm |
Epoca | 1939 |
Iscrizioni | Firmato [basso dx]: Bâpi |
Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
N inventario | FC029 |
N inventario fotografico | F:\JPG 029 |
Nomefile | Scheda 029.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
Bibliografia | P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. L. Pillon, R. Kusterle, Gorizia Millenaria, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2005. |
Note | Il manifesto, firmato Bapi e realizzato per il Museo della Guerra e della Redenzione di Gorizia, mostra in primo piano un imponente cannone sul quale svetta, lacerata ma fiera, la bandiera italiana con sopra un nastro azzurro, a ricordare la Casa Reale dei Savoia. Sullo sfondo le colline del goriziano, solcate dal fiume Isonzo, simbolo delle sanguinose battaglie combattute lungo l sue rive, ed un abbozzato eppure riconoscibile castello risalente al secolo XI, cuore antico della città situato sull'altura che sovrasta la località isontina. II Musei Provinciali di Gorizia, fondati nel 1861 comprendevano una sezione naturalistica e una storico-antiquaria. Dalla sede originaria, nel 1900 furono trasferiti a palazzo Attems-Petzenstein. L’8 giugno 1924 veniva inaugurato il “Museo della Redenzione”, idea e frutto del lavoro di raccolta iniziato già durante la guerra da Giovanni Cossar. Il museo voleva testimoniare l’italianità della città di Gorizia da poco entrata a far parte dello Stato Italiano. La vicenda bellica si inseriva così nel museo, che raccontava la storia di questo territorio dall’epoca preistorica alla contemporaneità. L’allestimento fu completamente ridefinito nel 1938 quando il museo ebbe la denominazione di “Museo della Guerra e della Redenzione”. Con il passare del tempo i reperti bellici aumentarono in misura tale che, nel 1939, le collezioni storico-artistiche dovettero essere trasferite in una nuova sede, a Borgo Castello, mentre il museo della guerra rimaneva a Palazzo Attems. Qui, dopo ulteriori modifiche attuate nel secondo dopoguerra, il museo rimase fino al 1983, quando fu gravemente danneggiato da un’alluvione. Fu allora necessario un lungo lavoro di restauro e riordino delle raccolte. Il rinnovato museo, inaugurato nel giugno del 1990 nei sotterranei delle antiche case Dornberg e Tasso in Borgo Castello, è il frutto di un progetto lungamente meditato in linea con la più aggiornata storiografia. |
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