Informazioni
Titolo | Amaro Elixir |
Acquisizione | LEG |
Autore | Leone |
Categoria | Bozzetto pubblicitario |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 20x34 cm |
Epoca | Anni '30 del '900 |
Iscrizioni | Firmati [a) basso dx]: Leone; [b) alto dx]: Leone |
Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
N inventario | FC013 |
N inventario fotografico | F:\JPG 013 |
Nomefile | Scheda 013.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
Bibliografia | P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. |
Note | Bozzetto realizzato per un amaro Elixir. Nell'etichetta della bottiglia sostenuta da un bizzarro personaggio - il cui volto "ghignante" ricorda un po' il folletto ideato da Luigi Vidris per la Premiata Distilleria di Pla del 1922 - si può leggere il nome della città di produzone della bevanda, Milano. Si può ipotizzare che il bozzetto fosse destinato alla pubblicizzazione di una bevanda prodotta dalla Distilleria Pedroni, avventore dello stabilimento udinese, e presente nel Fondo Chiesa con un cartello espositore per liquori (n. FC55). In questo bozzetto Leone è ricorso ad una sorta di meccanizzazione e gioco della figura umana, riflettendo nella bozza i principali momenti artistici del momento, primo fra tutti il Futurismo con i suoi continui giochi formali e linguistici. Nel disegno preparatorio dell'amaro Elixir si individua la semplificazione bidimensionale delle forme, la costruzione per linee diagonali e, in generale, il tono giocoso che non vuole imitare la realtà ma inventare un tipo di linguaggio alternativo e ben riconoscibile. Di Leo Leoncini non si conoscono i dati biografici. Pittore attivo a Udine a partire dall'inizio del '900, studia all'Accademia di Venezia. Negli anni '20 ha disegnato due cartelli per manifestazioni avvenute a Udine con connotazioni stilistiche tipiche dell'Art Déco (Città di Udine Tradizionale Stagione Lirica, 1925, ora presso la Collezione Salce, Museo Bailo, Treviso). |
Riferimenti | Vedi scheda autore
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